etichetta acqua

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LA STORIA DELLE FONTI DI FIUGGI
LE PRIME NOTIZIE STORICHE.
Le prime notizie storiche della nostra gente e delle nostre acque cominciano ad apparire in alcuni frammenti letterari di scrittori latini ( Strabone geografo e scrittore greco -63 a.C/19 d.C.)vissuto per lungo periodo a Roma ,nella sua opera “GEOGRAPHIA” Lib.XXVII cap.4 e Lib.XXXIII cap.5 scrive : “ In montibus porro supra Praeneste urbs Hernicorum est Capitolum” –Supra-come preciserà più tardi PLINIO IN VECCHIO-(nato a Como il 23 d:C.morto a Stabia il 79 d:C durante l’eruzione del Vesuvio che deve intendersi “più oltre”:Infatti nella sua “ Naturalis Historia” ,lib.III cap. 5 ,scriveva: “ Esisteva questa città,CAPITOLUN ,ai tempi dei primi Cesari situata tra Trevi, Anagni, Alatri ed in questo Capitolum Hernicorum sorge la terra di A nticoli” (l’antico nome di Fiuggi).
In una prima etichetta della bottiglia d’acqua del 1893,era riportata una frase di Plinio il Vecchio che così scriveva :”Fiugy inter collium Hernicorum aquam saluberrimam inveni”.


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LE TESTIMONIANZE
BONIFACIO VIII

La nostra acqua entra prepotentemente nella storia e nella medicina quando il Papa BONIFACIO VIII al secolo Benedetto dei Conti Cajetani di Anagni,affetto dal “malum lapidis” e da intossicazioni uricemiche si fece trasportare “Aqua domini”per ben 187 volte dentro capaci bydrae,dai due cursori (mulattieri) ORLANDUCCIO e UGONE,ai quali furono corrisposti complessivamente,come si rileva dagli ordini di pagamento dell’erario papale –DCLXIII (663) tornesi gross,il tutto registrato e conservato nel Codice Pontificio n. 446 della Camera Apostolica .
Le scrupolose registrazioni delle 187 partite di acqua ,suddivise per scorte settimanali , vanno dal Mensis Januari MCCLXXXXIX (1299) al mensis Januari MCCCII (1303).
MICHELANGELO
Il 31 marzo 1549 MICHELANGELO BUONARROTI scriveva a suo nipote LIONARDO : “ Del mio male io stò assai bene rispetto a quello che sono stato.Io ho bevuto per circa due mesi,sera e mattina,di quell’acqua d’una fonte che è a quaranta miglia da Roma,la quale rompe la pietra e questa ha rotto la mia e fattomene urinare una parte”.
A conferma di ciò illustri autori hanno scritto abbondantemente e documentato :HIRVING STONE ‘ nel libro “THE AGONY AND THE ECSTASY” pubblicato nel 1957 da Published by the new American Library a pagina 732 scrive testualmente-tradotto in italiano da Enrico Dal Fiume edito da Corbaccio ed a pagina 203 “ Il più grande anatomista italiano REALDO COLOMBO,che stava scrivendo il suo libro sulla materia,passa il suo tempo libero a Macelo de’ Corvi facendo bere a MICHELANGELO abbondante acqua sorgiva di Fiuggi:Egli guarì.la sua mente si riaccese e richiamò il suo amico Tommaso de Cavalieri.”
Dal libro fu tratto il famoso film “IL TORMENTO e L’ESTASI “ interpretato dal grande attore americano CHARLES HEASTON.
GIOVANNI PAPINI nel suo libro “ DANTE E MICHELANGELO” di Arnoldo Mondatori editore,alla pagine 889 e 890 così scrive:”Lo curò a quanto sappiamo,il famoso medico e anatomico REALDO COLOMBO , che trovò,un efficace rimedio,perché il 31 marzo 1549 Michelangelo dava migliori notizie a suo nipote “io ti scrissi per l’ultima mia del mio male della pietra,il quale è cosa crudelissima come sa chi l’ha provato,io ,Di poi sendomi stato dato a bere una cert’acqua,mi ha fatto gittare tanta materia grossa e bianca per orina,con qualche pezzo della scorza della pietra,che son molto migliorato e abbiamo speranza che in breve tempo io n’abbia a restar libero grazie a Dio e di qualche buona persona”………….
Nell’altra scritta un mese dopo ,il 25 aprile 1349, dice :” Circa il mio male io ne stò assai meglio e spero,con meraviglia di molti,perché ero tenuto per morto,e così mi credeva.Ho avuto buon medico ma pù credo alle orazioni che alle medicine”
Nonostante questo suo scetticismo verso la scienza medica si persuase a bere l’acqua di Fiuggi e l’8 giugno potè dare nuove ancor più confortanti a Lionardo Del mio male io ne stò assai bene,e rispetto a quel che sono stato:Io ho beuto circa due mesi ,sera e mattina ,di un’acqua di una fontana che è a quaranta miglia presso Roma ,la quale rompe la pietra e questa ha rotto la mia e fattomene orinare gran parte.”
Oltre queste a autorevoli documentazioni esistono centinaia di pubblicazioni che fanno riferimento a queste verità storiche.Basta consultare il libro scritto dal Professore MARIANO MISSINI da titolo:” BONIFACIO VIII e MICHELANGELO NELLA STORIA DELLE ACQUE DI FIUGGI.”
Non starò qui a citare per brevità di spazio tutti i regnanti che dal secolo 1400 fino ad oggi hanno fatto uso dell’acqua di Fiuggi,come pure migliaia sono gli studi e le pubblicazioni fatte da più grandi medici del tempo.

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MARTINO V OVVERO “L’ACQUA AL POPOLO”
Per quanto concerne il possesso,la proprietà e l’uso delle acque miracolose occorre risalire all’anno 1425,allorquando il Papa MARTINO V,al secolo ODDONE COLONNA ,con la sua bolla pontificia ,concesse in uso gratuito e perpetuo.quindi in proprietà della comunità Anticolana (Fiuggi a quel tempo si chiamava Anticoli),allora feudo di un Principe Colonna ,le sorgenti “FI UGY”.Proprio da quella data si instaura inconsciamente,nella mentalità dei nostri antenati ,il convincimento di aver ottenuto una proprietà , beneficio fino allora insperato e spettante esclusivamente al Principe ,che,per il cui uso imponeva onerosi balzelli, beneficio ora gratuito e perpetuo.Fin da questo momento, la plebe e il vulgo , ovvero il popolo,si sente titolare di un diritto eterno e sacrosanto perché concesso da una autorità papale.
Tale concetto ,o meglio,categoria mentale,acquisita dall’uomo incolto e abituato alla sottomissione,diventa un motivo di gratificante elevazione sociale,si instaura nell’animo singolo e collettivo da diventare una sensazione ontogenica che ,di generazione in generazione diventa filogenetica,radicato nel DNA di ogni fiuggino.
Si chiarifica così ,in principio concreto,sancito dall’autorità suprema del Papa che,con una rimozione catartica,uno stato d’animo che giace inconscio nella gente anticolana ed esplode con rabbia e violenza ogni qual volta i pubblici poteri amministrativi della città si trovano alle prese dei problemi che interessano le Fonti ,specialmente in occasione di rinnovo di concessioni e di contratti di gestione.
Nella storia di Fiuggi non c’è mai stata un’occasione in cui il Comune,trovandosi ad appaltare o a modificare la gestione delle Fonti non siano accaduti disordini,sommosse,arresti e a volte perfino incendi..

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LE CONCESSIONI STATALI
Nel 1870 ,anno in cui anche il Lazio fu annesso al regno d’Italia,Anticoli fu riconosciuto comune dello Stato,lasciandogli intatti tutti i diritti che precedentemente aveva acquisiti,per cui anche le sorgenti,pur essendo tutte comprese nel demanio statale, per Fiuggi rimasero di proprietà comunale.in quanto già concessionario delle Stato Pontificio fin dal 1425.
Il R.D.29 luglio 1927 n.1433 sanciva la demanialità dei prodotti del sottosuolo,comprese le acqua minerali,ne disciplinava la ricerca e la coltivazione ,abrogando le precedenti disposizioni legislative.In conseguenza il Comune con D.M. 9 settembre 1929 del Ministero dell’Economia Nazionale, ebbe la concessione perpetua della sorgente “FIUGGI BONIFACIO VIII “ e con D.M.26 febbraio 1931 del Ministero delle Corporazioni anche la concessione perpetua della “SORGENTE ANTICOLANA”.Le suddette concessioni furono riunite in una sola dal D.M.del Ministero delle Corporazioni del 14 luglio 1936.Con lo stesso decreto al Comune di Fiuggi era concesso,per 90 anni,il bacino idrogeologico di alimentazione delle sorgenti con estensione nei territori dei Comuni di :Fiuggi,Torre Cajetani,Trivigliano,Porciano-Ferentino-ed Acuto.per un raggio di 5 Km.partendo dalla polla numero uno della Bonifacio .

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I PRIMI APPALTI ED I LORO CONTENUTI CONTRATTUALI
La Fiuggi del fine ottocento,ancora Anticoli,era un borgo agricolo di circa 2,500 anime arroccato su un colle a 750 metri sul livello del mare ,senza una degna strada di acceso e,soprattutto senza un acquedotto per l’acqua potabile.L’assillo maggiore degli amministratori del tempo era rappresentato appunto dalla mancanza di acqua potabile e,per quante trattative si svolgeseero ,per quanti Consorzi Intercomunali si costituissero,per quanti tentativi si facessero con Istituti di Credito e con Governi,il problema rimaneva insoluto.Così la povera popolazione ,per dissetarsi e per i quotidiani usi domestici doveva forzatamente recarsi alla Fonte per fare rifornimento o attingere l’acqua da cisterne e da pozzi ,pagandola anche 20 centesimi la conca.
Tanto era grande il desiderio di avere l’acqua potabile che divenne ricorrente e assillante lo slogan.”Acqua per acqua “cioè si sarebbe data in concessione l’acqua di Fiuggi-quasi in cambio-a chi avrebbe provveduto a dotare il paese di un acquedotto.
L’Amministrazione Comunale e la popolazione speravano in qualche combinazione con il nuovo concessionario allo spirare della concessione fatta al sig.GIUSEPPE FORESTIERI ( maggio 1891/aprile 1903).Prima dello scadere della concessione Forestieri,si recò a Fiuggi per la cura il senatore Ing.VINCENZO BREDA, Presidente della Società Veneta per le Ferrovie secondarie,industriale e finanziere altamente stimato che si interessò del problema investitone dall’allora segretario comunale ACHILLE FILETICI.
Solamente dopo qualche giorno il Senatore ,per ottenere l’appalto delle Sorgenti Fiuggi,avanzò al comune vantaggiose proposte compresa quella di dotare Anticoli dell’acqua potabile il cui studio era stato redatto dagli ingegneri FILONARDI e LONDEI .L’offerta fu rappresentata al Consiglio Comunale ,il quale,dopo estenuanti discussioni l’approvò,affidando al senatore BREDA la concessione delle sorgenti Fiuggi per 35 anni.Tutta la popolazione apprese con soddisfazione la deliberazione del Consiglio Comunale,ma,disgraziatamente,la gioia durò pochi giorni perché il Senatore BREDA morì a Ponte del Brenta il 25 dicembre del 1903,mentre il giorno successivo avrebbe dovuto costituire la SOCIETA’ FIUGGI con gli Onorevoli LUZZATTI,MORPUGO e il Comm DAZZARA ed altri finanzieri.
Con la morte del senatore BREDA la situazione di Anticoli ritornò allo stato precedente e non si sarebbe approdato a nulla se il progetto BREDA non fosse stato accolto dall’allora On.GIACINTO FRASCARA , deputato del collegio di Velletri,che,fatalmente ,morì quando già le pratiche con il relativo capitolato d’appalto avevano riportato l’approvazione dell’autorità tutoria..
Morto il deputato GIACINTO FRASCARA ,rilevò la concessione il fratello Senatore,conte GIUSEPPE FRASCARA che costituì la SOCIETA’ ANONIMA FIUGGI,di cui fu Presidente ed Amministratore il Senatore ALESSANDRO CASALINI che prese a cuore la risoluzione del problema di Anticoli ed avviandolo verso l’affermazione termale.
Sia al Senatore GIUSEPPE FRASCARA che al Senatore ALESSANDRO CASALINI Fiuggi ha dedicato loro,per riconoscenza,una piazza ed una strada.

LA SOCIETA’ ANONIMA FIUGGI
La storia moderna di Articoli comincia con la costituzione della suddetta SOCIETA’ANONIMA FIUGGI , avvenuta il 10 aprile 1905 che subentrò,nello stesso giorno della sua costituzione,alla concessione che il Comune aveva fatto al sig. RAFFAELLO PALLADINO con atto 5 ottobre 1903,per l’affitto,l’uso ed il commercio dell’acqua delle Sorgenti Fiuggi,dal 1° maggio 1905 al 30 aprile 1940.I primi manufatti termali furono realizzati nel 1888 a cura del Comune con la compartecipazione del concessionario FORESTIERI,mentre del primo vero complesso ne fu iniziata la costruzione nel 1906,già nel 1907 era operante in parte ,mentre l’inaugurazione ufficiale venne fatta nel 1911.
Per i tempi di allora era una struttura all’avanguardia ,con porticati,colonnati,ampie sale ricettive ,servizi igienici adeguati,il tutto con l’inconfondibile stile umbertino che dava alle terme quell’atmosfera di riposante distensione .Quelle terme , purtroppo abbattute,negli anni sessanta,per far posto alle attuali,accolsero per molti anni l’èlite della politica,dell’arte e della letteratura ,offrendo al Mondo l’immagine di una “ville d’eau” influenzata ancora dalla cultura della Belle Epoque e,al tempo stesso,protesa verso il modernismo dell’Italietta giolittiana .Anche la realizzazione di un primo complesso industriale di imbottigliamento fu attuato nei primi anni del 900,con la vendita,nel 1911,di ben 1.100.000 bottiglie ,nello stesso anno furono venduti 40.000 biglietti di ingresso alla Fonte.Nel 1912 fu istituita una sezione idroterapica e kinesiterapica presso lo stabilimento che rimasero operanti fino agli anni cinquanta.
I CONTENUTI ECONOMICI DEL CONTRATTO 1905
La concessione delle Fonti alla Società Anonima Fiuggi,era articolata con le seguenti clausole a favore del Comune :
a) la concessione della sorgente di Rio posta in territorio di Vallepietra,nonché i relativi studi fatti dall’Ing. FILONARDI per l’adduzione dell’acqua da Vallepietra ad Anticoli,
b) il pagamento della somma di £.320.000;
c) un centesimo per ogni litro di acqua Fiuggi esportato dal Comune al di sopra degli 800.000 litri e fino ad 1.000.000 annuo e due centesimi oltre detto quantitativo;
d) lavori per l’ammontare di £ 250.000,da eseguire alla sorgente,e nelle sue adiacenze e per la correzione della strada provinciale Fiuggi-Anticoli;
e) canone annuo £ 12.500;
f) compartecipazione del 15 % sugli incassi lordi degli abbonamenti e dei biglietti d’ingresso allo stabilimento per la bibita dell’acqua di Fiuggi,elevabile al 20 % quando Anticoli sarebbe stata unita a Frosinone o alla stazione ferroviaria per mezzo di ferrovia o tramway;.
g) £ 30.000 annue per contributo alle spese di manutenzione dell’acquedotto,a cominciare un anno dopo il suo esercizio.
Firmatari del contratto:per il Comune il Sindaco DOMENICO TERRINONI,per La Società Anonima Fiuggi,il Presidente ALESSANDRO CASALINI.
LA SOCIETA’ NUOVA FONTE
Nell’anno1921 venne costituita una nuova società con il nome “ SOCIETA’ NUOVA FONTE DI FIUGGI”,i cui azionisti erano i fratelli GUIDO ed ARTURO SCHWEGER ,già azionisti anche delle Terme di Montecatini,con ARTURO PIROTTA e l’ing.GIOVANNONI.
Questa Società avendo accertato che nella località Pantano sgorgava altra sorgente di acqua ,le cui caratteristiche erano analoghe a quelle della Fonte di Fiuggi,acquistò dalla parrocchia di San Pietro,per £ 500 ,alcuni ettari di terreno sul quale realizzò le strutture della NUOVA FONTE ANTICOLANA.
Con decreto del 18 luglio 1922,la Società fu autorizzata alla vendita dell’acqua :”NUOVA FONTE DI FIUGGI”,Costruiti i nuovi impianti per la bibita e l’imbottigliamento ,iniziò una spietata concorrenza che sfociava costantemente in controversie giudiziarie.Le numerose liti ebbero fine con una sentenza della Suprema Corte di Cassazione che obbligava la nuova società a cambiare marchio e nome.I fratelli SCHWEGER abbandonarono amareggiati la loro attività vendendo tutto alla SOCIETA’ ANONIMA FIUGGI ,che,assorbendo la nuova, assunse la denominazione di :”SOCIETA’ ANONIMA FIUGGI ANTICOLANA”
IL SECONDO CONTRATO CON LA SOCIETA’ ANONIMA FIUGGI
La concessione del 1905, ebbe una scadenza anticipata per le pressanti richieste avanzate dalla Società Anonima Fiuggi per poter procedere ad ulteriori investimenti intesi al rilancio della stazione termale.
Nonostante la contrarietà di gran parte della popolazione,con atto notaio VENUTI del 26 febbraio 1929 venne stipulato,dall’allora podestà Conte STANISALO CAPPELLO,un nuovo contratto che anticipava di ben 11 anni la scadenza del precedente.Tale anticipazione contrattuale provocò le rimostranze di molti cittadini.nonostante la dittatura fascista ,ci furono sommosse con conseguenti arresti e processi penali.
I CONTENUTI ECONOMICI
Il secondo contratto aveva una durata trentennale con inizio il 26 febbraio 1929 e termine il 15 gennaio 1960 e la SOCIETA’ANONIMA FIUGGI si impegnava a cedere al Comune ,alla scadenza,in libera proprietà ,l’intero compendio termale della Fonte Anticolana,per il quale il Comune ,avrebbe versato annualmente quote comprensive di interessi legali,fino all’importo di £ 3.500.000 da detrarre dai canoni dovuti dalla Società.
La Società si obbligava a corrispondere al Comune:
a) per la Fonte Anticolan il canone annuo di £ 30.000;
b) per la Fonte Bonifacio VIII il canone annuo di £ 83.000:
c) la cointeressenza di centesimi 3,652 per ogni litro di acqua esportata in Italia da litri.400.000 fino ad 1.000.000,oltre tale cifra la cointeressenza veniva raddoppiata ;
d) la compartecipazione del 30 % sugli incassi lordi degli abbonamenti e dei biglietti d’ingresso alle Fonti;
e) £ 3.000 annue quale contributo per la manutenzione dell’acquedotto;
f) lavori per la migliore captazione igienica e sistemazione delle polle,opere protettive delle Sorgenti Fiuggi e Anticolana ,recinzione delle zone di protezione,chiusura ed apertura di strade pedonali ,costruzione di fossi di scolo;
g) lavori per l’ampliamento dello stabilimento Fiuggi e razionale sistemazione dei boschi adiacenti:,costruzione di un ingresso alla Fonte con grande e classico portale –l’attuale portale su Piazza Frascara,il cui progetto è dell’Ing. PLATANIA ed i lavori eseguiti dall’impresa GIACCHETTI.
h) Costruzione di un nuovo stabilimento della Nuova Fonte Anticolana,circondato da giardini e da grande parco..
L’ammontare complessivo dei lavori fu determinato in £.3.500.000 .Firmatari del contratto:per il Comune Il Podestà STANISLAO CAPPELLO,per la Società il Presidente CAV DEL LAV. ADELMO DELLA CASA.
 

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GLI ANNI DELLA CRISI E DELLA GUERRA
Dal 1929,a causa della grave crisi economica mondiale ,prima,della guerra d’Africa poi,e , successivamente della seconda guerra mondiale,il progresso di Fiuggi fu lento e faticoso:Gli stessi rapporti tra il Comune e la Società Anonima ,di cui presidente era il Cav.del Lav.ADELMO DELLA CASA,non furono improntati alla collaborazione ,anzi abbastanza tesi e litigiosi rimasero fino alla scadenza contrattuale del 15 gennaio 1960.Qualche anno prima della scadenza ,la SOCIETA’ ANONIMA FIUGGI-ANTICOLANA ,tentò più volte di intavolare trattative per un rinnovo anticipato della concessione,presentando anche un progetto di ampliamento delle Fonti redatto dall’architetto LORETI , con un plastico illustrativo che rimase esposto per qualche anno nella sala di lettura degli stabilimenti.Tutto fu inutile per la tenace e compatta opposizione della popolazione che in continuazione organizzava pubbliche dimostrazioni contro DELLA CASA.

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GLI ANNI DIFFICILI

Dal 1956 al 1960 ci fu un periodo particolarmente tormentato nel corso del quale l’Amministrazione Comunale ,guidata dal sottoscritto,si trovò ad affrontare enormi difficoltà di ordine legale,amministrativo,politico e sociale.
Tra scioperi,manifestazioni di piazza,assemblee di partiti, il Consiglio Comunale nella seduta del 3 settembre 1959,deliberò la gestione diretta delle Fonti che non fu approvata dalla Prefettura ,la quale,onde ovviare alle varie difficoltà legislative (in modo particolare della allora legge comunale e provinciale e della legge mineraria che vietava all’art,14 l’appalto delle concessioni ottenute dallo Stato) emise un’ordinanza interlocutoria con la quale suggeriva all’Amministrazione Comunale di Fiuggi:
1) esaminare la possibilità di costituire una Società per Azioni nella quale il Comune avrebbe detenuto il 98 % delle azioni,alla quale trasferire la concessione;
2) richiedere tempestivamente al Distretto Minerario di Roma l’autorizzazione a tenere sospesi i lavori di coltivazione della miniera per un congruo breve periodo ;
3) prendere accordi del caso con il Medico Provinciale per quantro riguarda la sicurezza igienica della gestione delle Fonti.

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LA RIAPPROPRIAZIONE

Intanto a causa delle resistenze e delle azioni dilatatorie messe in atto dalla SOCIETA’ANONIMA FIUGGI,si avvicinava il 15 gennaio 1960,senza che l’Amministrazione avesse potuto avere tutti i permessi dall’autorità prefettizia per procedere al nuovo assetto giuridico e gestionale del complesso idrotermale.In un clima di tensione,al limite dell’esplosione di collera popolare con gravi conseguenze sull’ordine pubblico,l’Amministrazione Comunale dovette procedere alla presa di possesso delle Fonti.Così,nella gelida e nevosa mattina del 15 gennaio 1960,con uno schieramento imponente di forze di polizia ,insieme all’intera Giunta Comunale . con la presenza esterna della stragrande maggioranza della popolazione .ripresi possesso delle Fonti,dopo oltre 80 anni di affidamento a terzi,attuando così una diretta gestione ,anche se provvisoriamente,in attesa di completare l’iter amministrativo.
. IL CONTRATTO IN COMPARTECIPAZIONE
Dopo un periodo di conduzione diretta,il Consiglio Comunale, all ‘unanimità con delibera n.32 del 27 marzo 1960,approvò la costituzione di una Società per azioni per la gestione delle attività inerenti alla concessione mineraria:Questa delibera ,approvata dalla G.P.A. di Frosinone in data 31 marzo 1960 venne accolta trionfalmente dalla popolazione,per cui,la Giunta Comunale,dopo aver vagliato le numerose offerte pervenute al Comune da: SOCIETA’ ANONIMA FIUGGI, CITTERIO SAN PELLEGRINO, ANGELINI MEDICINALI, ENTE FIUGGI S.P.A, e da numerose altre minori,ritenne più vantaggiosa quella dell’ENTE FIUGGI S.P.A.di MATTIOLI, SILIATO e LOMBARDO.
La proposta che accettava tutti i punti indicati dalla delibera n.32 del Consiglio Comunale si può riassumere nei seguentim punti:
a) Contratto di associazione in compartecipazione nel quale il Comune deteneva il 98 % delle azioni ,assumendone la veste giuridica di associato con rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione e possibilità di controlli sistematici sull’intera gestione;
b) La Società di Gestione Comunale,alla quale il Comune aveva trasferito il compendio termale,era presieduta dal Comm.FILIPPO FALCONI,la quale Società,per l’appunto si associava con l’ENTE FIUGGI S.P.A.;
c) L’ENTE FIUGGI si assumeva la responsabilità della gestione i cui utili venivano attribuiti nella misura del 58 % al Comune e del 42 % all’ENTE FIUGGI;
d) Minimo garantito di 130.000.000 di lire annue al Comune,per i primi cinque anni e £ 150.000.000 dal sesto anno in poi;
e) Investimenti da parte dell’ENTE FIUGGI di un miliardo per la costruzione dei nuovi stabilimenti ,di cui 400 milioni a fondo perduto e 600 milioni da ripartire in rapporto alle quote di compartecipazione agli utili;
f) L’ENTE FIUGGI a garanzia versava un miliardo con fideiussione bancaria;
g) Il marchio di fabbrica era di proprietà del Comune,come pure la licenza sanitaria;
Ed atri numerosi impegni a favore del Comune.
Firmatari dei contratti:per il Comune Sindaco CARLO D’AMICO (ovvero che vi parla) , per la SOCIETA’ COMUNALE il Presidente FILIPPO FALCONI, per l’ENTE FIUGGI il Presidente SALVATORE SILIATO.
La gestione in compartecipazione fu portata avanti fino al 1963 e fin dal primo anno ebbe buoni risultati sul pieno economico,nei servizi termali,nelle manifestazioni,nella pubblicità con notevole incremento delle presenze.

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LA NUOVA LEGGE MINERARIA

Intanto,con pressioni dell’ENTE FIUGGI,allo scopo di togliere il divieto sancito dall’art.14 delle legge mineraria 1443,che vietava l’appalto a terzi delle concessioni idrotermali,dal Parlamento Nazionale fu approvata la legge 283 del 3.4.1961 che aboliva il precedente divieto sancito dall’art,14 e permetteva quindi ai Comuni procedere all’appalto .
I NUOVI CONTRATTI DI LOCAZIONE
Il Consiglio Comunale,con deliberazione n. 23 del 27.10.1962,decideva di addivenire a due distinti contratti di locazione:il primo con la SOCIETA’ COMUNALE ed il secondo con l’ENTE FIUGGI con i quali si disciplinavano separatamente e rispettivamente:la concessione del diritto di estrazione delle acque minerali e quello concernente il godimento dei complessi immobiliari costituenti gli stabilimenti e gli accessori degli stessi.
Con questi due contratti,concretizzatisi con atto Notaio ROSSI il 5.4.1963,praticamente si scioglieva la SOCIETA’ COMUNALE DI GESTIONE e si cedeva all’ENTE FIUGGI l’intero pacchetto azionario di £.20.000.000 precedentemente costituito.In sostanza la nuova contrattazione affidava esclusivamente alll’imprenditore privato la gestione termale,in cambio il Comune otteneva:
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a) un minimo garantito di £.140.000.000 per i primi dieci anni,aumentabile di anno in anno fino a £.180.000.000;
b) dal decimo anno una cointeressenza di £.30 a bottiglia litro di acqua venduta;
c) abolizione della fideiussione di un miliardo sostituita da un’altra di £ 200.000.000;
d) l’ENTE si obbligava ad eseguire lavori di ammodernamento alle Fonti per un importo fino ad un miliardo di lire.
Firmatari dei contratti:per il Comune il Sindaco RENZO SILVESTRI,per la Società Comunale,il Presidente FILIPPO FALCONI,per l’ENTE FIUGGI il Presidente LEONARDO SILIATO e per esso il procuratore GIORGIO DE MICHELE.
TERMALISMO IN CRESCITA-SI COSTRUISONO LE NUOVE TERME
A questo punto occorre onestamente affermare che proprio dagli anni sessanta e con l’avvento dell’ENTE FIUGGI ,brillantemente diretta dal CAV.LAV. AVV. FRANCESCO DE SIMONE ,comincia un nuovo periodo di crescita economica della nostra città.Cresce l’affluenza alle Fonti,crescono e migliorano gli alberghi,aumentano le attività commerciali,lievita annualmente la vendita dell’acqua in bottiglia fino a superare ,con gli anni,i cento milioni di litri,migliorano i servizi,si realizzano nuovi collegamenti stradali,si inaugura la Superstrada Anticolana ,si vara la legge nazionale sul termalismo sociale.che incrementa notevolmente il movimento in tutte le terme italiane.
Vengono realizzare le NUOVE FONTI BONIFACIO VIII con il progetto dell’architetto MORETTI,con una concezione ardita,gradevolmente inserita nel contesto ambientale ,il cui “fungo” e le cosiddette “Tende arabe” rappresentano opere illustrate nei moderni trattati di storia dell’arte

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L’AVVENTO DI CIARRAPICO

L’ENTE FIUGGI S.P.A. come tutte le Società per azioni,è soggetta a continui passaggi dei titoli,per cui frequenti sono i cambiamenti ai vertici con conseguenti rivoluzioni di indirizzi societari,infatti con un’ardita operazione .l’imprenditore GIUSEPPE CIARRAPICO,acquista il pacchetto azionario dell’ENTE FIUGGI e ne diventa l’amministratore delegato..
Con la sua venuta CIARRAPICO volle dare un nuovo impulso alla politica promozionale turistica e termale .Con i suoi progetti e le sue iniziative riesce a superare la soglia dei cento milioni di bottiglie d’acqua venduta ,la sua pubblicità televisiva, i suoi “PREMI FIUGGI” le sue sponsorizzazioni ,le sue manifestazioni in effetti offrono un’immagine gradevole e,al tempo stesso,rassicurante di Fiuggi.
Nonostante tali ottime iniziative,la sua politica trova l’ostacolo dell’Amministrazione Comunale che comincia a respirare l’aria dell’ACQUA AL POPOLO,propugnata dalle sinistre..
I contrasti si susseguono ,le incomprensioni aumentano fino a giungere ad una vera “guerra” che determina un triste periodo di lotte con scioperi,scontri,occupazione dell’aula consiliare ,la città presidiata da ingenti forze dell’ordine per evitare disordini .
Il 18 maggio 1990,data della scadenza contrattuale,nonostante la richiesta legale del Comune di riconsegna del complesso termale,con una minacciosa presenza di miglia di dimostranti davanti la sede dell’ENTE FIUGGI ,nonostante la personale richiesta del Sindaco CASATELLI e dell’intera Giunta Comunale, CIARRAPICO non lascia le Fonti ,anzi riesce a farsi nominare,dal giudice METTA .custode delle Fonti .

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L’AZIENDA SPECIALE E LA RIAPPROPRIAZIONE DELLE FONTI

Nel frattempo l’Amministrazione Comunale predispone L’AZIENDA SPECIALE per la gestione delle Fonti e dell’imbottigliamento e chiede che la custodia giudiziale venga tolta a CIARRAPICO e affidata al legittimo proprietario,cioè al Comune.Nel maggio 1993gli operai e le maestranze delle Fonti iniziano un lungo sciopero contro le lungaggini della magistratura ,anche perchè non vogliono più produrre per un imprenditore che è in lite con il Comune.
Il 23 giugno 1993 il giudice METTA emette la sentenza di estromissione di CIARRAPICO e così le Fonti ritornano al Comune che le gestisce attraverso la costituita AZIENDA SPECIALE -ASTIF-il cui primo presidente è SALVATORE LIMATA.
L’ASTIF stipula subito un contratto di commercializzazione dell’acqua prima con al GARMA di GARDINI e,successivamente, con la SANPELLEGRINO che corrisponde al Comune una cointeressenza di £.901 a bottiglia su un minimo garantito annuale di 85 milioni di pezzi .
L’AZIENDA SPECIALE SI TRASFORMA IN S.P.A.
L’Amministrazione Comunale allo scopo di rendere più indipendente e più produttiva l’attività imprenditoriale ,trasforma l’Azienda Speciale in Società per azioni,il cui unico azionista è il Comune stesso.
Nonostante tale trasformazione il mercato delle acque diventa sempre più difficile e la Sanpellegrino accumula continuamente ,nei suoi magazzini,milioni di bottiglie d’acqua fino a sfiorare i cento milioni di pezzi per cui è inevitabile che non si entri in un periodo di contrasti e di liti giudiziarie.
Dopo alterne vicende si giunge ad una transazione tra la “Società Acque e Terme” e la Sanpellegrino in conseguenza della quale la Sanpellegrino restituisce alla Società Comunale 80 milioni di bottiglie d’acqua invenduti che pretende però il pagamento di 40 milioni di lire .
Ritirate le bottiglie d’acqua la Società Comunale provvede al suo svuotamento per evitarne la scadenza .
SGIOGLIMENTO DELLA SOCIETA’ COMUNALE E CONCORDATO GIUDIZIALE
L’amministrazione “Salviamo Fiuggi” guidata dal Sindaco BONANNI provvede allo scioglimento del Consiglio di amministrazione della Società Acque e Terme .nominando un liquidatore nella persona del Rag ANTONIO LECCI ,che dovrà procedere alla esecuzione del concordato giudiziale concesso dal tribunale di Frosinone a seguito dell’enorme indebitamento di oltre 130 miliardi di lire accumulato dalla Società Comunale.
Dopo lunghe trattative con i creditori si giunge ad un accordo che prevede la riduzione del 45 % del debito che dovrà essere soddisfatto in tre anni ,prelevando il dovuto dalla cointeressenze che il Comune riceverà dalla commercializzazione dell’acqua in bottiglia affidata alla SOCIETA’ SANGEMINI che ne garantisce il pagamento.
Infatti la SANGEMINI ha anticipato al Comune di Fiuggi i canoni di tre anni stabiliti dal contratto stipulato il 10.4.2002 che prevedeva :
per il 2003 la vendita di 60 milioni di litri d’acqua , per il 2004 la vendita di 65 litri e per il 2005 la vendita di 70 litri,ovvero un totale di 195 milioni di litri per la cointeressenza di € 0,145 a bottiglia e quindi per un totale nei tre anni di € 28.275.000.00 però al dicembre 2004 sono state venduti circa 115 milioni di litri,con la speranza che allo scadere del 31 dicembre 2005 si possano raggiungere i 195 milioni di litri preventivati.
Il contratto prevede,dopo il minimo garantito dei primi tre anni le seguenti vendite :
nel 2006 litri 50 milioni - 2007 litri 55 milioni -2008 litri 60 milioni – 2009 litri 62 milioni -2010 litri 63 milioni e dal 2011 in poi 64 milion.

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IL COMPENDIO TERMALE SUDDIVISO IN DUE RAMI AZIENDALI

Attualmente il compendio termale ,in conseguenza delle disastrose vicende della gestione ASTIF prima e,successivamente ATF,che hanno provocato un deficit di circa 130 miliardi, l’Amministrazione Comunale è stata costretta ,per mancanza di imprenditori disposti ad accollarsi l’onere della conduzione termale,a scindere le due tradizionali attività (l’imbottigliamento e le terme) e ad affidare come già detto il settore industriale alla SANGEMINI la quale,nonostante le pressanti richieste ,non si è sentita in grado di provvedere anche alla gestione delle terme,le quali,per inciso,occorre riconoscere che, cessato il sostegno statale della politica del termalismo sociale,sono tutte in perdita ( Chianciano, Montecatini, Salsomaggiore, Salice, Recoaro, Sanpellegrino ecc)
Il settore termale per il quale,in un primo tempo,l’Amministrazione Comunale aveva in corso una trattativa con la Società “ANCOLI” che non si è conclusa,è stato affidato alla “SOCIETA’ FIUGGI TERME “emanazione del Consorzio Regionale della “GAIA”.
TERMINI CONTRATTUALI
La Società FIUGGI TERME con spirito imprenditoriale coraggioso.ha stipulato con il Comune di Fiuggi.un contratto ventennale per lo sfruttamento delle risorse termali delle sue Fonti:BONIFACIO e ANTICOLANA i cui termini economici sono i seguenti:
LA SOCIETA’ FIUGGI TERME :
1 - Per i primi tre anni non corrisponderà alcun canone al Comune proprio in virtù delle enormi spese che deve affrontare nella conduzione dell’attività;
2 –dal quarto anno corrisponderà un canone annuale di E:500.000,00 ,solo se i ricavi supereranno i 5 milioni di euri nello stesso anno,il canone comunque è rivalutabile con una formula percentuale in relazione ai ricavi;ha però l’impegno di operare ,nei primi tre anni,un investimento alle Terme,di 5 milioni di euri.
In questi primi anni di attività la Società ha profuso un impegno notevole per il miglioramento dei servizi,realizzando strutture di aereosolterapia,di massoterapia,di un centro studi,di un parco giuochi per bambini,di tensostrutture ricettive per lo svolgimento di spettacoli e congressi,sta svolgendo cicli di conferenze medico-scientifiche rivolte ai curandi che hanno favorevolmente apprezzato l’iniziativa.
Si tratta certo di ottime iniziative che debbono essere ampliate proprio per permettere:prima una remunerazione degli impegni finanziari della Società.e successivamente un incremento delle connesse attività ricettive e commerciali della città.
Nonostante gli impegni e qualche aiuto della regione Lazio,i bilanci annuali si chiudono in passivo per cui occorrerà ,per l’avvenire,giungere ad una nuova formulazione contrattuale onde realizzare la riunificazione dei due rami d’azienda ,proprio allo scopo di poter sopperire alle perdite del settore termale con i guadagni del settore industriale della commercializzazione delle acque in bottiglia .
Tale riunificazione è nei desideri e negli auspici dell’intera città in tutte le su componenti politiche,amministrative,commerciali e imprenditoriali .
Ma, nonostante tali auspici,è indispensabile però che lo Stato e le Regioni, rivolgano maggiore attenzione al termalismo e ripristino quella politica culturale e operativa di incentivazione, tanto efficace negli anni settanta ,poiché,solo in tal senso si potranno superare le difficoltà che attraversano tutte le località termali che rappresentano un settore vitale della salute, del turismo ,dell’economia e dell’occupazione.
Carlo D’amico   Fiuggi settembre 2005

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