Movimenti popolari del 1960

15 gennaio 1960 - Il segno dei tempi-
” I TRENCI BLU ”

Manca poco a Gennaio del 2013 e la coincidenza mi porta inconsciamente a ritornare a quell’anno violento ma vittorioso,per raccontare ai più giovani che non vissero quelle vicende,e ricordare, ai superstiti ,le emozioni di quel tempo ,e contemporaneamente, per rendere omaggio a un gruppo di giovani d’allora, formatosi spontaneamente per contribuire ad una lotta di popolo per la riappropriazione delle fonti.
Da anni  il Comune di Fiuggi era in contrasto con il concessionario delle Fonti (Società Anonima Fiuggi) per ritornare in possesso del compendio termale,ma gli ostacoli erano tanti sia di natura giuridica che politica,per la forte influenza economica che possedeva il Cav. del Lavoro Adelmo della Casa amministratore della Società Fiuggi,proprietario del Palazzo della Fonte,dell’Hotel Ambasciatori di Via Veneto a Roma ,del S. Domenico di Taormina e di altri prestigiosi alberghi a Londra,nonché Vice Presidente Mondiale dell’Associazione  degli Albergatori.
Il prestigio di tale personaggio era capace di influenzare tutto l’apparato dei media del tempo,per cui tutti gli organismi burocratici  dello Stato  erano dalla sua parte ed il Comune si sentiva schiacciato e inerme, aveva dalla sua parte il sostegno della maggioranza della popolazione e di  alcune frange dei partiti politici ( D.C. – P.C.I- P.S.I.-P.S.D.L.)- e  la forza delle idee.
In quel clima politico nacque spontaneo il movimento dei “TRENCI BLU” attributo coniato dal compianto Luigi Martini, , per il colore dei loro trenci, a guisa di altri gruppi che li avevano preceduti come i BLUSON NOIR in Francia che indossavano giubbotti di pelle nera,o,meglio ancora, I SANCULOTTI  i  patrioti della rivoluzione francese,così chiamati perché non indossavano i tipici pantaloni  attillati sotto  il ginocchio della nobiltà.    
Questi giovani vollero interpretare i desideri della popolazione,portati avanti dall’Amministrazione Comunale e farsi promotori di manifestazioni ed iniziative di sostegno e propaganda,fino al  punto di influenzare anche i pubblici poteri dello Stato nel nostro territorio ,come la Prefettura ,la Questura e l’Arma dei Carabinieri.
Il 15 gennaio del 1960 ,in piazza Trento e Trieste coperta di un lieve  strato di neve ingaggiarono una battaglia con palle di neve con le forze dell’ordine comandate dal Commissario  di P:S. Mancuso,della questura di Palermo ,già impegnato nella cattura di Giuliano fatto venire appositamente a Fiuggi per evitare sommosse e spargimento di sangue,tanta era l’esasperazione                        della gente.
Quella mattina scadeva il  secondo contratto trentennale,ed io come Sindaco di Fiuggi ,con la fascia tricolore,dovevo recarmi alla Fonte Bonifacio VIII per notificare l’ordinanza di ripresa di possesso,ma mentre salivo nell’ auto del Comune ,il Commissario Mancuso mi invitò a salire sulla sua camionetta munita di gomme antineve, i Trenci blu,già in allarme,interpretarono quell’invito come un ordine di arresto della mia persona ,per impedirmi di compiere un atto atteso da anni e,  mandare a vuoto tutti i sacrifici compiuti,onde favorire i desideri di Della Casa.
Scattò ,in quel momento,l’ira furiosa dei Trenci blu che giunsero a rovesciare la camionetta,ci volle tutto il mio impegno per evitare il peggio  e,chiarire l’equivoco.
Calmati gli  animi potetti avviarmi,accompagnato dai componenti della Giunta , dai vigili comunali e dagli avvocati, alla Fonte,dove tra l’altro,fu rimosso un ordigno esplosivo davanti la porta delle polle sorgive dell’acqua.
Mentre procedevo alla stesura dell’atto di riconsegna delle Fonti ,all’esterno continuavano i tafferugli che  provocarono alcuni arresti  di dimostranti che subito dopo furono lasciati liberi.               
Furono necessarie due ore per completare gli adempimenti burocratici con la stesura di un verbale di riconsegna del compendio termale con allegato  l’inventario .già in precedenza compilato, di tutti i bene mobili e immobili che venivano riconsegnati al Comune e che dopo cinquantacinque anni ritornavano in possesso del legittimo proprietario.
Inizia da questo atto la ripresa economica e sociale di Fiuggi che vide l’Ente Fiuggi di Siliato della Terni e della Lazio,Lombardo della Titanus e Mattioli della Banca Commerciale, e subito dopo di   De Simone, vincitore della gara d’appalto delle Fonti,protagonista del più florido periodo del nostro centro turistico, che diventò dal 1960 al 1990, una tra le prime stazioni termali d’Italia.
Tutto ciò fu possibile anche al contributo di consenso all’Amministrazione Comunale offerto dai  nostri concittadini compresi i “Trenci blu “ dei quali ,è doveroso ricordare,per la storia,i loro nomi che erano in ordine alfabetico :    Ciancarelli Callisto, (Deceduto)D’Amico Biagio , D’Amico Mario,( Il Vangelo deceduto) Fanali Ottavio (deceduto), Fiorini Renato (deceduto ) , Incocciati Mario (Allegramente deceduto), Macciocchi Giuseppe (Pio Nono deceduto )  Merletti Giulio, Merletti Mario (Nghinghina),Onorati Gino(Bambo deceduto),Maggi Gino (Sperone deceduto) Panunzi Gino, Panunzi Mario (deceduto), Paris Mario (Padellaccia deceduto), Paris Mario (Bonomo deceduto),Tesori Ermanno (Ferraccio deceduto), Zangrilli Mario.
Mi scuso per involontarie dimenticanze ,ma tanto dovevo per postuma citazione e desiderio manifestatomi da molti concittadini .

P.S. Tale vicenda della nostra storia ha un approfondimento nel libro  :  “ LA STORIA DI FIUGGI- le trasformazioni di un territorio viste attraverso le cronache e le vicende”