UN EVENTO STORICO  SEGRETO  DEL 1938 AVVENUTO IN UNA VILLA DI FIUGGI

DOVE  MUSSOLINI SI RIUNI’ CON IL CAPO DELLA POLIZIA ARTURO BOCCHINI  PER PREDISPORRE TUTTO IL PROGRAMMA DELLA VISITA DEL FHURER ADOLFO HITLER IN ITALIA E FISSARNE L’ITENERARIO CON  TUTTE LE NORME  DI SICUREZZA E DI POLIZIA                        

Adolf Hitler fin dall’ inizio della sua entrata in politica,si era ispirato a Mussolini, considerandolo il suo mentore  ideologico e fece sua tutta la filosofia  fascista  per creare il suo nazismo,trasformando il simbolo del fascio  con quello della croce uncinata.
Con questa predisposizione politica iniziò il suo progetto di avvicinamento verso il suo maestro Mussolini,per attrarlo a sé. Nel 1934,dopo appena un anno della conquista del potere,  visitò Venezia esprimendone ammirazione per la sua  bellezza  architettonica e la sua grandezza storica. Con  questa  visita ci fu il  primo incontro tra i due dittatori,ne seguirono  altri ,per giungere a quello ufficiale e grandioso del maggio 1938- Tale viaggio in Italia si presentava troppo importante per tutto il Mondo occidentale che aveva subodorato le mire  bellicose del nazismo tedesco. per cui  era necessario prepararlo con estrema  precisione e sicurezza. La  fortuna volle che in quel periodo ,a capo della polizia dello Stato ci fosse ARTURO BOCCHINI ,che il nostro storico INDRO MONTANELLI e un oppositore ,il socialiste G.B.LUZZATTO affermarono ,” era il solo uomo di valore del regime,paragonabile al ministro napoleonico FOUCHE’ ?   O aveva ragione HIMMELER,l’efferato capo della polizia tedesca,quando con orgoglio definì BOCCHINI :” Il mio maestro “ ? La storiografia moderna lo definisce “  Uomo che nella vita privata è ricco di umanità e che a contatto con il potere ,si trasforma in un inesorabile persecutore”.
Da sottolineare che BOCCHINI era frequentatore di Fiuggi,ospite del  Palazzo della Fonte,del suo amico ADELMO DELLA CASA. L’altra coincidenza che coinvolge Fiuggi è quella che un potente personaggio ,già prefetto fascista e a quel tempo capo di un importante servizio  di spionaggio estero al ministero degli Interni,fosse proprietario di una villa a Fiuggi,ovvero SALVATORE INTRONA,che aveva realizzato  lungo il  Viale della Fonte   Anticolana una elegante  costruzione per le sue vacanze estive che oggi è di proprietà della famiglia di ALESSANDRI TONINO . Ebbene proprio in quella villa messa a disposizione del prefetto INTRONA,nel mese di marzo  1938 , si svolse l’importante riunione segreta dei vertici fascisti,della quale fu testimone  oculare ,la donna di fiducia cameriera e custode del prefetto INTRONA.la signora MARIA TUCCIARELLI,(in dialetto detta MARIA DE LUCA),di Fiuggi alla quale fu imposto il segreto sotto giuramento ( o minacce  ? ) che però  prima dI morire rivelò a Tonino Alessandri ciò che successe quella notte del lontano marzo 1938.  Precisò che verso le 21 giunsero alla villa cinque auto dalle quali scesero una quindicina di uomini tutti ben vestiti,tra i quali riconobbe,per la sua notorietà ,MUSSOLINI tanto da provocarle,per l’emozione,un gran tremore in tutta la sua persona che lo stesso Duce notò sorridendole. Il gruppetto, dopo aver consumato una frugale cena ,preparata dalla cucina del Palazzo della  Fonte,  si  radunò nella sala intorno ad un tavolo esaminando documenti e carte topografiche,mentre io in cucina preparavo bevande calde percependo solamente il vocìo senza afferrarne il senso. Ripartirono verso le quattro del mattino seguente dopo cinque ore di colloquio tutti stanchi ma soddisfatti del lavoro compiuto. Allora non compresi il motivo di tale incursione  notturna che però percepii quando Hitler giunse a Roma e perché  il mio datore di lavoro il Prefetto INTRONA, una volta lasciò inavvertitamente sul suo tavolo della scrivania una carta topografica di Roma con delle strade segnate di rosso con scritto sopra :” Corteo “. 
Una volta capitò nella villa il Comm. CARLO MANCINI  il direttore della Fonti ,amico del dott. INTRONA, che abitava nella villa di fronte della società che gestiva le Fonti, dove oggi c’è ll palazzo delle Poste, e anche lui vide  la carta che stava ancora sulla scrivania ,perché dovevo lasciare tutto come  si trovava al momento della partenza del dottor INTRONA  e mi disse che quelle erano le strade del percorso delle autorità  dello Stato italiano e di quelle tedesche di  Hitler.
Anche un familiare di MARIA mi confermò che la zia, si era lasciato sfuggire ,che una volta alla villa INTRONA,dove lavorava,  aveva visto MUSSOLINI e che gli aveva stretto la mano. E’ questa la conferma  che la vera Storia di avvenimenti r di personaggi,non  si può mai scrivere,completamente, prima che non siano trascorsi cinquanta anni,perché  anche questo piccolo episodio, finora ignorato,contribuisce a chiarire un grande avvenimento e a inserire un tassello nel mosaico di un quadro d’autore. 

Carlo D’Amico -che dedica al caro Tonino (Antonio Alessandri ,scomparso il 28 marzo 2013 ,aveva  rivelato qualche giorno prima questo avvenimento rimasto segreto fino ad oggi )

marzo 2013 

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